Il castello di Adrano: un luogo che racchiude tantissimi anni di storia
Il castello è il simbolo di Adrano ed è situato nella piazza centrale della cittadina. Le diverse dominazioni del luogo sono testimoniate dalle differenze di stili ed elementi del castello.
Le ipotesi sulla data della costruzione sono due.
La prima ipotesi è che Conte Ruggero I nell’XI secolo, dopo aver strappato Adrano agli Arabi, fece costruire una torre difensiva che permettesse di osservare il territorio circostante, incluso il ponte dei Saraceni. Per lo stesso motivo, furono costruiti i castelli di Paternò e di Motta Sant’Anastasia, che uniti al castello di Adrano, costituivano un sistema di fortificazione e vedetta. Questa ipotesi è avvalorata dalla somiglianza tra questo castello e quelli che i Normanni costruirono nella loro patria e dopo il 1066, anche in Inghilterra. Inoltre, sia la struttura esterna molto massiccia e chiusa nelle parti inferiori, sia la presenza all’interno di nicchie, ripostigli e sistemi di conduzione dell’acqua, permettono di datare la costruzione del castello nell’epoca normanna.
La seconda ipotesi, meno sostenuta dagli studiosi, vede la costruzione della torre nel XIV secolo, sulla base di alcune decorazioni della cappella interna e di altri elementi riconducibili allo stile aragonese. Queste caratteristiche potrebbero essere dovute a interventi di modifica di una struttura precedente.
La torre fu costruita in età saracena, di cui sono conservate le porte del pianoterra con archi ogivali, costituiti da conci di pietra pomice. La struttura è a pianta rettangolare, ha un’altezza di circa 34 metri ed è suddivisa in cinque piani (pianoterra e quattro piani). Le mura angolari sono inoltre rivestite di contrafforti in pietra lavica locale.
Le fasi di costruzione
Il castello odierno è frutto di due diverse fasi di costruzione: durante la prima, in età normanna, fu eretta la torre, durante la seconda, nel XVI secolo, fu costruita una cinta bastionata intorno all’edificio, nascondendo tutto il pianoterra, cui furono aggiunti quattro torrioni agli angoli, poiché la muratura angolare era la prima a cedere per i colpi di cannone. La struttura poteva anche avere un ruolo offensivo, pur non avendo fori per i cannoni, se s’immagina la disposizione dell’artiglieria sul terrazzo della cinta.
La struttura
L’ingresso originario che, come in tutte le torri normanne, era posto a Oriente, si trovava al pianoterra, e in seguito fu aggiunto un secondo portale a Nord-Ovest. I cinque piani della torre hanno una struttura interna uguale. Ogni ambiente, infatti, è costituito da due grandi stanze rettangolari, divise da un muro longitudinale nel cui intercapedine furono costruite le scale che permettevano l’accesso ai piani superiori.
Le due stanze del pianoterra, a cui si accede tramite entrambi i portali, probabilmente erano riservate ai soldati e al deposito delle attrezzature militari più grandi. Le due stanze del primo piano erano riservate alla sala di rappresentanza e al deposito delle armi.
I piani superiori erano adibiti alla residenza dei proprietari e della servitù, ciò è testimoniato dalla presenza di numerosi ripostigli e grandi camini per riscaldare. Unica eccezione alla bipartizione dell’ambiente è il secondo piano, in cui una delle sale fu nuovamente divisa per costruire la cappella gentilizia a pianta rettangolare.
Il castello fu di proprietà di diverse famiglie nobiliari siciliane, tra le quali:
• i Moncada;
• i Peralta;
• gli Sclafani;
• i Conti Alvarez di Toledo;
• Dal 1797 al 1920 della famiglia Moncada Ventimiglia Aragona.
Sin dal XVII secolo i piani più alti erano disabitati e il primo piano era utilizzato come carcere, ricavando celle e locali di servizio. La struttura fu largamente danneggiata dal forte sisma del 1693, cui seguirono dei lavori di riparazione, ma questi resero fruibile solo il primo piano che rimase un carcere. Solo nella seconda metà del XVIII secolo la torre fu gradualmente restaurata, per poi divenire nel 1950 il Museo archeologico “Saro Franco”.
Il Museo archeologico
All’interno delle stanze del museo troviamo esposti numerosi reperti archeologici rinvenuti nel territorio circostante Adrano di notevole rilevanza storica, disposti in un percorso che dall’età paleolitica arriva sino al Medioevo. Inoltre, all’interno della torre vi sono:
• l’archivio storico;
• una pinacoteca;
• una galleria d’arte contemporanea;
• collezioni etnoantropologiche.