Fondata nel 729 a.C. dai coloni greci, edificata con l’antico nome di Katene. La grandiosa città ebbe sia periodi di splendore che di rovina. Il tiranno di Siracusa, Gerone I, dopo aver conquistato Katane ne deportò gli abitanti, trasferendoli nella città di Leontinoi (l’odierna Lentini), e diede alla città il nome del vicino vulcano, Aitna. Rimpiazzò gli abitanti con 10.000 nuovi coloni, parte siracusani e parte greci. Dopo la morte di Gerone, essi furono scacciati sul versante meridionale dell’Etna, nell’odierna Paternò e gli antichi Katanaioi poterono ritornare nella loro città.
Grazie all’alto rendimento agricolo sul fertile suolo vulcanico, la città rifiorì e cominciò a crescere sempre di più, fino a diventare una delle città più importanti della Sicilia, antagonista di Siracusa, una delle città più imponenti del Mediterraneo dell’antichità.
Fu occupata e sconfitta più volte dai siracusani ma il suo periodo di splendore cominciò nel 263 a.C. con l’arrivo dell’esercito romano.
Sotto il dominio romano, Catania fece parte, come Civitas Decumana, della provincia romana di Sicilia. Molti edifici, quali il teatro romano, l’anfiteatro e le terme sono la prova di una notevole crescita demografica e culturale della città durante l’Impero Romano.
Con la caduta dell’Impero Romano, però, la città fu più volte conquistata da numerose popolazioni. Durante la dominazione bizantina ed araba, Catania perse la sua importanza e fu sostituita da altre città siciliane come Siracusa e Palermo.
Ritornò alla ribalta come centro commerciale e marittimo solo sotto i Normanni, ma il terremoto del 1169 con 15.000 morti e la devastazione causata dall’Imperatore Hohenstaufen Enrico VI nel 1194, fecero ricadere nell’oblio la città.
Con la fondazione nel 1434 dell’Università di Catania, la più antica in Sicilia e una delle più antiche in Italia, e con l’insediamento in città della famiglia spagnola degli Aragonesi, ebbe inizio lo sviluppo che porterà Catania a diventare la seconda città della Sicilia e una delle più importanti del Sud Italia.
Nel 1576 buona parte della popolazione fu vittima della peste; nel 1669 un’eruzione lavica di proporzioni gigantesche distrusse la parte occidentale della città ed infine nel 1693 un forte terremoto demolì ciò che restava di Catania.
La ricostruzione nel XVIII secolo, durante l’età del barocco, sulla base dei progetti di Giovanni Battista Vaccarini, la città fu ricostruita e continuò a persistere come un vero e proprio fulcro della Sicilia orientale.
Catania è una delle città più affascinanti e all’avanguardia della Sicilia, una città piena di vita e di cultura. Come non rimanere colpiti dall’incredibile visione del Monte Etna? L’arte barocca, con i suoi tesori artistico-architettonici, la costa ionica e le sue tradizioni, la consacrano a una delle mete turistiche più acclamate dell’Isola.